Quadro storico e geografico dei racconti di Elia (1Re 17 - 2Re 2)

Prof. don Vincenzo Lopasso

Trascrizione dellintervento offerto durante lescursione in Giordania del marzo 2020

Sommario

1. Introduzione
2. Quadro storico
3. Quadro geografico
4. Conclusione
5. Bibliografia

1. Introduzione

Di Elia si narra in 1Re 17 - 2Re 2. Ne parliamo a questo punto del nostro viaggio in Giordania perché egli era nato a Tishbe, nel Galaad. Inoltre perché nei racconto della guerra contro Damasco di 1Re 22 è nominata Ramot di Galaad, località al di là del Giordano, come vedremo.

Dobbiamo dunque distinguere i capitoli 1Re 17-19, 1Re 21 e 2Re 1-2, che trattano di lui, dai capitoli 1Re 20 e 1Re 22, che narrano delle guerre aramee. Questi due capitoli sono un inserto originariamente indipendente ma incluso in questa sezione perché, secondo il redattore, avvennero sotto Acab, durante il cui regno fu attivo il nostro profeta. Vedremo più avanti come stanno le cose.

2. Quadro storico

Nei capitoli concernenti Elia, questi è visto in relazione ad Acab e alla moglie di lui, Gezabele. Siamo nel Regno del Nord, in un periodo di grande splendore e prosperità. Acab, figlio di Omri, regnò dall'anno 873 all'anno 851 a.C.

Sulla famiglia di Acab, gli Omridi, siamo ben informati anche da fonti extrabibliche. Volendo descrivere in sintesi lo scenario internazionale di questo periodo, occorre dire che esso è caratterizzato da tre elementi:
- l’espansionismo assiro, sotto Salmanassar III (858-824 a.C.);
- le rivalità tra Acab e Damasco (Siria);
- infine, l’alleanza tra Acab di Israele e Giosafat di Giuda.

Salmanassar III intraprese una serie di campagne militari in Siria-Palestina allo scopo di guadagnarsi il controllo delle vie di comunicazioni verso l’occidente. In una di queste battaglie fu fermato e sconfitto da una coalizione siro-efraimita, a cui parteciparono, oltre Acab ed il re di Damasco, altri re. Acab partecipò a questa battaglia, che si svolse nell’852 a Qarqar, con 2000 carri e 10.000 fanti. Di questa campagna e della sconfitta si hanno notizie in testi extrabiblici. In seguito, però, gli eventi si svolsero a vantaggio degli Assiri.

Stranamente Israele e Damasco, che facevano fronte comune contro l’Assiria, in questo medesimo periodo, nutrivano delle avversità, con relativo successo o dell’uno o dell’altro. Perciò Acab era interessato a stringere alleanze con la Fenicia (sposò Gezabele, la figlia del re di Sidone; cf. 1Re 16,31) ed anche con Giuda. Secondo 1Re 20 Acab riuscì a sconfiggere Damasco ad Afek (20,26-30), ad est del Giordano, nell’857. Questa località è forse En Gev, dove nell’epoca omride era ubicata una fortezza a casematte, costruita, come è stato mostrato dalla comparazione con altre fortezze israelitiche, non da un re arameo ma appunto da un re israelitico (tener presente, però, che siamo sotto Ioas, e non sotto Acab, come vuole il testo biblico).

Infine, i testi biblici (1-2Re e 2Cr) sono concordi nel dire che tra Acab e Giosafat ci furono buone relazioni, pur essendo di carattere completamente differente (rispettivamente idolatra uno, fedele a Yhwh l’altro).

Già da questi pochi dati sul regno di Acab emerge come questo re sia stato capace di confrontarsi con altre nazioni e di gareggiare da par suo sullo scacchiere internazionale. Inoltre, in grado di allearsi con le maggiori potenze straniere per far fronte alla minaccia assira. Molto differente la descrizione che ce ne offrono i racconti biblici in cui appare, invece, come un re insicuro e dispotico, chiuso nel suo piccolo mondo (cf. la storia della vigna di Nabod al cap. 21).

Vediamo ora come si presentava il regno di Israele sotto Acab. Questi aveva ereditato dal padre Omri un regno che si estendeva oltre il Giordano (2Re 1,1; 3,4-5). Mesha, re di Moab, alla morte di Acab, comunque, si ribellò a Israele. La Stele di Mesha, dell’840, parla della vittoria conseguita da questo re sul figlio di Omri. Ciò fa supporre che il territorio di Moab facesse parte di Israele. Così pure i territori più settentrionali. Ciò si deduce dal fatto che in 1Re 22,3-32 e 2Cr 18 si parla di una guerra di Acab e Giosafat contro Aram per recuperare Ramot di Galaad che si trovava proprio in quei territori. Ma senza successo: Acab vi trovò la morte. Probabilmente questa città era caduta in mano a Damasco già sotto Omri come farebbe intendere 1Re 20, 34, dove Ben-Adad, re di Damasco, dice ad Acab: “restituirò le città che mio padre ha preso a tuo padre”.

Circa il cap. 22 di 1Re, inserito nel ciclo di Elia, occorre dire che gli studiosi lo ritengono, assieme al cap. 20 - entrambi sulle guerre aramee - contestualizzabile in un periodo successivo ad Acab. E ciò non solo perché Acab viene raramente nominato ma perché egli era alleato del re di Damasco per combattere gli assiri nell’853. Gli studiosi ritengono che nel cap. 20 si ha il ricordo di due battaglie combattute da Israele in epoca successiva:
- la prima combattuta contro gli aramei da Ioram, figlio di Acab, alleatosi con Acazia, re di Giuda, per la conquista di Ramot di Galaad (2Re 8, 28);
- l’altra, combattuta da Ioas per recuperare i territori del Galaad che il re di Damasco Cazael aveva sottratto a suo padre Ieu (2Re 10,32-33; 13,25).

Siccome Ramot di Galaad, comunque, è menzionata nei racconti di Elia, soffermiamoci brevemente su questa città, prima di parlare delle altre località citate nel testo biblico. Non c’è consenso sulla sua identificazione, sebbene la migliore ipotesi sia quella di individuarla in Tell Ramith, ad est del Lago di Genezaret, vicino all’attuale confine con la Siria. Si trova su un’altura. La ceramica ritrovata è datata dall’epoca di Salomone all’epoca di Salmanassar III (Eerdmans Dictionary of the Bible, 1110). Assicurava a Israele il controllo di un tratto importante della via carovaniera in mano alla Siria a nord e a Moab a sud.

 

3. Quadro geografico

Vediamo ora i luoghi frequentati da Elia seguendo i racconti di 1-2Re, con particolare attenzione per quelli transgiordanici. Elia è presente in un raggio geografico molto ampio, internazionale, che non si limita affatto alla sola Samaria di Acab. Già ad una prima lettura dei racconti, ci si accorge che ci troviamo di fronte a un personaggio internazionale.

Galaad (in Transgiordania). Iniziamo con la sua città natale che doveva essere Tishbi dal momento che egli è detto “Tishbita, uno degli abitanti di Galaad” (1Re 17,1). La LXX è più chiara: “da Tishbi in Galaad”. Il sito tradizionale è el-Istib/Listib, a 4 km a nord-ovest di Ajlun. Se non qui, comunque nelle vicinanze (cf. Finlelstein, “The Biblical Gilead”, 145). Com’è noto, Galaad è il territorio in cui risiedevano le tribù di Ruben, Gad e metà Manasse (occorre considerare anche il Bashan). È divisa in due parti segnate dal fiume Iabbok.

Torrente Cherit, ad oriente del Giordano. All’inizio del suo ministero profetico, Elia dovette rifugiarsi, per ordine di Yhwh, e per nascondersi da Acab a cui avena annunciato un lungo periodo di siccità, presso il torrente Cherit (1Re 17,5). Si tratta del Wadi el-Yabis, ad est del Giordano. Vi rimase alcuni giorni, perché il torrente si seccò (17,7).

Zarepta di Sidone, nella Fenica. Subito dopo il Signore gli ordina di stabilirsi a Zarepta di Sidone, oggi Sarafand, a 15 km a sud di Sidone. Quindi nella Fenica, all’estremo opposto (1Re 19,9). Qui rimane circa tre anni, fuori della giurisdizione di Acab.

Samaria, in Israele. Per ordine di Yhwh Elia incontra Acab a Samaria, la capitale del regno, voluta da Omri (1Re 18,1ss). Il re chiama Elia “sovvertitore di Israele” (1Re 18,17). Elia propone al re di voler sfidare i profeti di Baal e di Ashera sul monte Carmelo: il dio che avrebbe posto fine alla siccità sarebbe stato conosciuto come il Dio di Israele.

Monte Tabor. Cappella di Elia

Monte Carmelo (1Re 18,20ss). Qui Elia dimostra che Yhwh è Dio ed uccide i profeti di Baal. Il monte Carmelo era all’epoca di Acab una zona di confine tra Fenicia e Israele (Gebel Mar Elias). Non rientrava nel territorio di Israele. Probabilmente a quell’epoca vi era un santuario dedicato alle divinità cananee.

Bersabea di Giuda (1Re 19,3ss). Per salvarsi da Gezabele che voleva ucciderlo dopo quanto era accaduto sul Carmelo, Elia fugge verso il deserto. Ora lo troviamo a Bersabea, quindi in Giuda. Dopo essere stato consolato dall’angelo di Yhwh riprese il cammino verso il sud.

Horeb/Sinai (1Re 19,8). Dopo quaranta giorni e quaranta notti di cammino arrivò al monte di Dio e rifece la stessa esperienza che aveva fatto Mosè, ma in forma differente (di tipo apofatico: “voce di un sottile silenzio”, v. 12).

Damasco (Siria). Il Signore gli ordinò di riprendere il cammino e di dirigersi verso il deserto di Damasco per svolgere una triplice missione: ungere Cazael come re di Damasco, Ieu come re di Israele ed Eliseo come profeta, suo successore (1Re 19,15-16).

Villaggio di Eliseo. Elia incontrò Eliseo mentre stava lavorando e lo chiama a seguirlo (1Re 19,19ss). Il testo biblico non menziona il luogo.

Samaria (1Re 21,17). Vi venne mandato da Yhwh per accusare Acab dell’uccisione di Nabot.

Sulla strada per Accaron (2Re 1,2ss). Qui incontrò i messaggeri del re di Acazia di Israele, figlio di Acab, mentre andavano a consultare il dio dei Filistei ad Accaron per sapere se il re sarebbe guarito dalla ferita dovuta alla caduta dal palazzo di Samaria.

Monte Carmelo. Qui Elia incontrò i soldati che Acazia ripetute volte aveva mandato contro di lui e li fece divorare da un fuoco disceso dal cielo (2Re 1,9ss).

Galgala – Betel. 2Re 2,1 narra che da Galgala Elia, con Eliseo, si diresse verso il Giordano. Non sappiamo di quale Galgala si tratti. Non sembra la città ad est di Gerico, fuori mano, ma è o la Galgala situata tra Silo e Betel (oggi Gilguliyah) oppure la Galgala vicino al monte Garizim (oggi Guleigil). Ciò perché essi passano da Betel (cf. TOB, nota h).

Gerico – Giordano (2Re 2,4ss). Passaggio del Giordano. Al di là del Giordano, ascensione di Elia.

 

4. Conclusione

Concludendo questo breve quadro storico-geografico sul ministero di Elia, evidenziamo questi punti:
a) Elia è collegato alla figura del re Acab, probabilmente perché rappresenta il vero potere, che è quello di Yhwh;
b) le guerre aramee di 1Re 20-21, sebbene non si siano svolte sotto questo re, sono menzionate in questo quadro di Elia probabilmente per arricchire il racconto su Acab;
c) storicamente Acab fu un grande re, ma in questi racconti viene declassato e presentato in modo molto parziale;
d) Elia si scontra con il re essenzialmente per motivi di ordine religioso, ma si deve supporre, come lascia intendere l’ordine di Yhwh di ungere re Cazael e Ieu, che egli abbia svolto anche un ruolo politico (cf. Eliseo; cosa che si evince anche dal termine “sovvertitore di Israele” con cui lo chiama Acab;
e) Elia risiede gran parte del tempo fuori del regno di Israele, dove era al sicuro;
f) il suo luogo di riferimento più stabile fu il Carmelo, da dove si muove per dirigersi in altri posti; probabilmente lo scelse, nonostante vi fosse un santuario cananeo, perché era un luogo di confine, non appartenente a Israele.

 

5. Bibliografia

Aharoni Y., The Land of the Bible: A Historical Geography, London 1977
Finkelstein I. - Koch I. - Lipschits O., “The Biblical Gilead”, Ugarit-Forschungen 43 (2011) 131-159
Finkelstein I., Il regno dimenticato. Israele e le origini nascoste della Bibbia, Roma 2014
Freedman D.N. - Myers A.C. - Beck A.B. (a cura di), Eerdmans dictionary of the Bible, Cambridge 2000
Miller J.-M. - Hayes J.H., A History of Ancient Israel and Judah, Philadelphia 1986
Ottoson M., Gilead: Tradition and History, Lund 1969